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La Regione Liguria ha approvato un bando per il rilancio industriale e la riqualificazione del sistema produttivo nelle aree di Crisi industriale non complessa, individuate con dgr n. 961/2016 e riconosciute con Decreto direttoriale MISE del 19 dicembre 2016
Possono accedere le micro, piccole e medie imprese ubicate nei territori dell’Area di crisi non complessa Ligure (per la provincia di Imperia Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo e Vessalico) che esercitano un’attività economica con codice ATECO riportato nell’allegato B) del bando
Sono ammissibili spese per:
- acquisto di suolo aziendale, nella misura del 10% dei costi ammissibili
- fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% della spesa di investimento complessivo ammissibile (incluse le spese di progettazione e collaudo)
- macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica
- programmi informatici, brevetti, licenze (ad esempio licenze d'uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti ecc.), know-how, nel limite del 20% dell'investimento ammissibile
- prestazioni consulenziali, nel limite del 10% degli investimenti ammissibili, per studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale ed ambientale
- innovazione del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche o sistemi digitali (soluzioni di digital e web marketing, siti internet, e-business, e-commerce, punto vendita digitale, ecc).
Sono ammissibili all'agevolazione interventi superiori a 200 mila euro.
L'agevolazione consiste in un:
- prestito tasso agevolato nella misura del 75% dell’investimento ammissibile, per un massimo di 1 milione di euro
- contributo a fondo perduto fino al 25% dell’investimento ammissibile.
Il prestito ha durata fino a otto anni, comprensiva di un eventuale periodo di preammortamento di durata massima di dodici mesi, e viene rimborsato con rate semestrali (30 giugno e 31 dicembre di ogni anno). Il tasso di interesse applicato alle somme rimborsate è pari allo 1,5% annuo.
Sono ammissibili interventi avviati dal 1° luglio 2023.
Gli investimenti devono essere conclusi entro 12 mesi dalla data di ricevimento del provvedimento di concessione, con possibilità di richiesta di un’unica proroga adeguatamente motivata e comunque non superiore a 6 mesi.
Obiettivo del bando è quello di generare occupazione sul territorio. Per questo le domande avranno un ordine di istruttoria redatto sulla base del rapporto tra nuova occupazione generata dall’intervento in termini di nuovi posti di lavoro creati a tempo indeterminato e con contratto di lavoro dipendente, con contratto di apprendistato professionalizzante, con contratto di lavoro dipendente trasformato da tempo determinato in tempo indeterminato, e la somma del finanziamento agevolato e del contributo a fondo perduto richiesti.
I punteggi e le premialità previsti per la nuova occupazione generata possono essere incrementati come segue:
- un ulteriore 50% per la sostenibilità ambientale dell’intervento (riduzione di consumo di risorse primarie, diminuzione di emissioni di gas climalteranti e produzione di rifiuti destinati a smaltimento)
- un incremento del 10% per la cantierabilità e i tempi di realizzazione dell'intervento entro 6 mesi, il conseguimento del rating di legalità, le imprese femminili e costituite da under 35.
Le imprese interessate possono far domanda sul sistema "Bandi online" di Filse dal 23 al 31 luglio 2024.
La procedura offline sarà attiva dal 9 luglio 2024.