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Martedì 12 maggio Confindustria è stata audita presso la Commissione Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, sul tema delle ricadute occupazionali dell'epidemia da Covid-19 (Atto n.453).
La tenuta dell'occupazione, che dai primi dati disponibili conferma un impatto molto forte sui settori del turismo e dei servizi, continuerà a essere sostenuta nei prossimi mesi da due fattori:
Inoltre, abbiamo chiesto che almeno nella fase dell’auspicabile ripresa, vengano allentati i numerosi vincoli che caratterizzano l’utilizzo dei contratti “flessibili” (a termine e della somministrazione a termine in primis) per consentire alle imprese di avvicinarsi per gradi ai livelli di produzione pre-emergenza.
Infine, sul tema del riconoscimento del contagio da Covid-19 come infortunio sul lavoro, abbiamo ribadito che occorre introdurre una norma che, escludendo l’obbligo di valutare i rischi, escluda anche la responsabilità civile e penale del datore di lavoro e della persona giuridica. È necessaria una disposizione che escluda dagli obblighi prevenzionali del datore di lavoro i fattori esterni non introdotti in impresa dal datore stesso per lo svolgimento dell’attività imprenditoriale, ma i cui effetti sono legati per dinamiche esterne non controllabili.